(r.f.) «Con questa rassegna Monfalcone conferma di aver trovato una propria vocazione nel Novecento e nell’arte moderna e contemporanea: una scelta che rifugge dall’imitare altre esperienze, tipo quella degli impressionisti, e che colloca la Galleria comunale come un importante punto di attrazione culturale per i visitatori anche da fuori regione». Lo ha detto ieri – come riferisce Arc – l’assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, nel corso della visita compiuta alla mostra “Punto, linea e superfice. Kandinsky e le avanguardie”, allestita nella Galleria comunale di Arte contemporanea di Monfalcone, e che rimarrà aperta al pubblico (ingresso gratuito) fino al 2 maggio.
E proprio relativamente al ruolo della Città dei cantieri, Tiziana Gibelli ha sottolineato come, nell’ottica dell’appuntamento “Nova Gorica-Gorizia 2025 Capitale europea della cultura”, Monfalcone assieme a Gradisca d’Isonzo, con la Galleria Spazzapan curata dall’Erpac, rappresenti quello che sarà il polo dedicato all’arte moderna e contemporanea all’interno «di un evento internazionale per il quale – ha aggiunto l’esponente della Giunta Fedriga – l’Amministrazione regionale sta programmando un percorso di avvicinamento con l’obiettivo di coinvolgere tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia».
Infine, relativamente alla figura di Kandinsky, l’assessore alla Cultura ha ricordato come il grande pittore russo nel corso della sua vita e della sua esperienza artistica abbia attraversato i due totalitarismi del secolo scorso, il regime sovietico subito dopo la Rivoluzione d’Ottobre e quello nazista di Hitler nei primi anni Trenta, quando fu costretto a trasferirsi in Francia. Infatti, Vasilij Vasilevič Kandinskij fu naturalizzato francese e poi germanizzato come Wassily Kandinsky.

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In copertina, la visita dell’assessore regionale Tiziana Gibelli alla ricca mostra allestita a Monfalcone.

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